Pace in famiglia
Inviato: 07/01/2011, 1:35
Ciao Giovanna, i due concetti interessanti che ho colto dalla tua risposta nell'altro topic sono i seguenti:
1. Occorre perdonarsi, perchè Gesù perdona sempre.
2. Occorre essere umili perchè ad un umile sta bene tutto.
Ho deciso di aprire un nuovo argomento perchè il motivo per cui mi è difficile osservarli sta proprio nella mia vita familiare.
Mia mamma temette che fossi anoressico, da allora è rimasta traumatizzata quindi ancora oggi mi ossessiona col cibo.
Mio padre a pranzo-cena non fa che lamentarsi. Non lavoro e ciò grava su di me, che sono ancora alle prese con l'università.
La tv a pranzo-cena incombe sulla mia mente. Io voglio lasciare le angosce dei tg, le false preoccupazioni, e invece me le dovrei sorbire ogni giorno.
In Teoria. Di fatto non pranzo-ceno mai coi miei, ma mangio nella mia stanza, o più tardi in cucina.
Vengo al problema che oggi mi ha tolto la pace.
Essendo l'epifania, avrei dovuto almeno oggi pranzare coi miei. Non l'ho fatto. Così ho peccato contro l'Amore.
Come dicevo nell'altro topic, mi sono da poco rassegnato a non essere un Giusto, nè Amore, ma solo un devoto della Divina Misericordia (quindi giusto e amorevole secondo le mie misere forze).
Oggi era l'epifania, quindi messa obbligatoria. Beh, l'ho saltata. Sono stato a casa a cercare di pregare, a cercare di rassegnarmi alla mia innata mediocrità. Beh, non mi ero accorto fosse così doloroso rassegnarsi a fare peccati contro la carità.
Un peccato contro la Divina Giustizia, dopotutto, lede i diritti del Re, ma quelli contro la carità... lede anche il prossimo.
Soffro perchè mentre io stavo nella mia stanza ad oziare, a pranzo scoppiò una lite. So per certo che se fossi stato lì in mezzo a loro non sarebbe sorta o l'avrei facilmente sedata. Invece... oggi che è l'epifania, io ho maledetto questo giorno. Dio dà, io spreco. Ma è sempre così anche in altri settori. Mi accorgo che spreco spreco spreco, tempo, cibo, denaro. energie. Basta perdonarsi, se non mi do na mossa risolutiva, morirò!
Ho rinunciato all'Amore come alla Giustizia, quindi non mi rimarrebbe che andare dal sacerdote a confessare quest'altro peccatto contro la carità (uno più uno meno...) ma quanto dolore costa la mia vita...
Non trovo in me qualcosa che mi liberi da queste possibilità letali per me e per il mio prossimo; la mia libertà mi sta uccidendo; il mio gusto di evasione mi mortifica.
Quindi andrò a confessarmi, comunicarmi e poi pregare, ma caro Gesù, che potrà mai cambiare?
Tu Giovanna dici che ad umile sta bene tutto, ed è vero (non ci avevo pensato); ma com'è doloroso farsi stare bene di ferire gli altri e (col senno di poi) se stessi!
Come posso accontentarmi di essere così, mi sento soffocare. Sento che ogni giorno imparo qualcosa; ieri che era un giorno di festa, il mio dolore si è acuito. Questo mi ha fatto pensare ad una lettura sulla vita dei dannati; di anno in anno le torture si fanno più grandi ed opprimenti, e nelle feste in cui i beati esultano di gioia, i dannati sentono il dolore crescere in sè. Questo mi fa pensare che giorno dopo giorno satana imprime la sua immagine in me, e piano piano mi sta addestrando a divenire parte del suo inferno. In effetti, di giorno in giorno è come se perdessi un pezzetto del mio cuore. Ormai non controllo più le perdite.
Infine, leggo sovente i messaggi su www.sapienzaweisheit.com quelli da cui Giuseppe trae spunti di riflessione che mette sul giornalino. Ecco, è detto chiaramente che in questi ultimi tempi negli eletti la gioia dovrebbe crescere. Beh, a me capita il contrario, come Gesù nello stesso sito annuncia per i reprobi.
Ecco la mia vita in questa città negli ultimi tempi: una caparra dell'inferno.
mmm come sono stato traumatico
1. Occorre perdonarsi, perchè Gesù perdona sempre.
2. Occorre essere umili perchè ad un umile sta bene tutto.
Ho deciso di aprire un nuovo argomento perchè il motivo per cui mi è difficile osservarli sta proprio nella mia vita familiare.
Mia mamma temette che fossi anoressico, da allora è rimasta traumatizzata quindi ancora oggi mi ossessiona col cibo.
Mio padre a pranzo-cena non fa che lamentarsi. Non lavoro e ciò grava su di me, che sono ancora alle prese con l'università.
La tv a pranzo-cena incombe sulla mia mente. Io voglio lasciare le angosce dei tg, le false preoccupazioni, e invece me le dovrei sorbire ogni giorno.
In Teoria. Di fatto non pranzo-ceno mai coi miei, ma mangio nella mia stanza, o più tardi in cucina.
Vengo al problema che oggi mi ha tolto la pace.
Essendo l'epifania, avrei dovuto almeno oggi pranzare coi miei. Non l'ho fatto. Così ho peccato contro l'Amore.
Come dicevo nell'altro topic, mi sono da poco rassegnato a non essere un Giusto, nè Amore, ma solo un devoto della Divina Misericordia (quindi giusto e amorevole secondo le mie misere forze).
Oggi era l'epifania, quindi messa obbligatoria. Beh, l'ho saltata. Sono stato a casa a cercare di pregare, a cercare di rassegnarmi alla mia innata mediocrità. Beh, non mi ero accorto fosse così doloroso rassegnarsi a fare peccati contro la carità.
Un peccato contro la Divina Giustizia, dopotutto, lede i diritti del Re, ma quelli contro la carità... lede anche il prossimo.
Soffro perchè mentre io stavo nella mia stanza ad oziare, a pranzo scoppiò una lite. So per certo che se fossi stato lì in mezzo a loro non sarebbe sorta o l'avrei facilmente sedata. Invece... oggi che è l'epifania, io ho maledetto questo giorno. Dio dà, io spreco. Ma è sempre così anche in altri settori. Mi accorgo che spreco spreco spreco, tempo, cibo, denaro. energie. Basta perdonarsi, se non mi do na mossa risolutiva, morirò!
Ho rinunciato all'Amore come alla Giustizia, quindi non mi rimarrebbe che andare dal sacerdote a confessare quest'altro peccatto contro la carità (uno più uno meno...) ma quanto dolore costa la mia vita...
Non trovo in me qualcosa che mi liberi da queste possibilità letali per me e per il mio prossimo; la mia libertà mi sta uccidendo; il mio gusto di evasione mi mortifica.
Quindi andrò a confessarmi, comunicarmi e poi pregare, ma caro Gesù, che potrà mai cambiare?
Tu Giovanna dici che ad umile sta bene tutto, ed è vero (non ci avevo pensato); ma com'è doloroso farsi stare bene di ferire gli altri e (col senno di poi) se stessi!
Come posso accontentarmi di essere così, mi sento soffocare. Sento che ogni giorno imparo qualcosa; ieri che era un giorno di festa, il mio dolore si è acuito. Questo mi ha fatto pensare ad una lettura sulla vita dei dannati; di anno in anno le torture si fanno più grandi ed opprimenti, e nelle feste in cui i beati esultano di gioia, i dannati sentono il dolore crescere in sè. Questo mi fa pensare che giorno dopo giorno satana imprime la sua immagine in me, e piano piano mi sta addestrando a divenire parte del suo inferno. In effetti, di giorno in giorno è come se perdessi un pezzetto del mio cuore. Ormai non controllo più le perdite.
Infine, leggo sovente i messaggi su www.sapienzaweisheit.com quelli da cui Giuseppe trae spunti di riflessione che mette sul giornalino. Ecco, è detto chiaramente che in questi ultimi tempi negli eletti la gioia dovrebbe crescere. Beh, a me capita il contrario, come Gesù nello stesso sito annuncia per i reprobi.
Ecco la mia vita in questa città negli ultimi tempi: una caparra dell'inferno.
mmm come sono stato traumatico