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da Andrea » 07/01/2011, 1:35
Ciao Giovanna, i due concetti interessanti che ho colto dalla tua risposta nell'altro topic sono i seguenti: 1. Occorre perdonarsi, perchè Gesù perdona sempre. 2. Occorre essere umili perchè ad un umile sta bene tutto. Ho deciso di aprire un nuovo argomento perchè il motivo per cui mi è difficile osservarli sta proprio nella mia vita familiare. Mia mamma temette che fossi anoressico, da allora è rimasta traumatizzata quindi ancora oggi mi ossessiona col cibo. Mio padre a pranzo-cena non fa che lamentarsi. Non lavoro e ciò grava su di me, che sono ancora alle prese con l'università. La tv a pranzo-cena incombe sulla mia mente. Io voglio lasciare le angosce dei tg, le false preoccupazioni, e invece me le dovrei sorbire ogni giorno. In Teoria. Di fatto non pranzo-ceno mai coi miei, ma mangio nella mia stanza, o più tardi in cucina. Vengo al problema che oggi mi ha tolto la pace. Essendo l'epifania, avrei dovuto almeno oggi pranzare coi miei. Non l'ho fatto. Così ho peccato contro l'Amore. Come dicevo nell'altro topic, mi sono da poco rassegnato a non essere un Giusto, nè Amore, ma solo un devoto della Divina Misericordia (quindi giusto e amorevole secondo le mie misere forze). Oggi era l'epifania, quindi messa obbligatoria. Beh, l'ho saltata. Sono stato a casa a cercare di pregare, a cercare di rassegnarmi alla mia innata mediocrità. Beh, non mi ero accorto fosse così doloroso rassegnarsi a fare peccati contro la carità. Un peccato contro la Divina Giustizia, dopotutto, lede i diritti del Re, ma quelli contro la carità... lede anche il prossimo. Soffro perchè mentre io stavo nella mia stanza ad oziare, a pranzo scoppiò una lite. So per certo che se fossi stato lì in mezzo a loro non sarebbe sorta o l'avrei facilmente sedata. Invece... oggi che è l'epifania, io ho maledetto questo giorno. Dio dà, io spreco. Ma è sempre così anche in altri settori. Mi accorgo che spreco spreco spreco, tempo, cibo, denaro. energie. Basta perdonarsi, se non mi do na mossa risolutiva, morirò! Ho rinunciato all'Amore come alla Giustizia, quindi non mi rimarrebbe che andare dal sacerdote a confessare quest'altro peccatto contro la carità (uno più uno meno...) ma quanto dolore costa la mia vita... Non trovo in me qualcosa che mi liberi da queste possibilità letali per me e per il mio prossimo; la mia libertà mi sta uccidendo; il mio gusto di evasione mi mortifica. Quindi andrò a confessarmi, comunicarmi e poi pregare, ma caro Gesù, che potrà mai cambiare? Tu Giovanna dici che ad umile sta bene tutto, ed è vero (non ci avevo pensato); ma com'è doloroso farsi stare bene di ferire gli altri e (col senno di poi) se stessi! Come posso accontentarmi di essere così, mi sento soffocare. Sento che ogni giorno imparo qualcosa; ieri che era un giorno di festa, il mio dolore si è acuito. Questo mi ha fatto pensare ad una lettura sulla vita dei dannati; di anno in anno le torture si fanno più grandi ed opprimenti, e nelle feste in cui i beati esultano di gioia, i dannati sentono il dolore crescere in sè. Questo mi fa pensare che giorno dopo giorno satana imprime la sua immagine in me, e piano piano mi sta addestrando a divenire parte del suo inferno. In effetti, di giorno in giorno è come se perdessi un pezzetto del mio cuore. Ormai non controllo più le perdite. Infine, leggo sovente i messaggi su www.sapienzaweisheit.com quelli da cui Giuseppe trae spunti di riflessione che mette sul giornalino. Ecco, è detto chiaramente che in questi ultimi tempi negli eletti la gioia dovrebbe crescere. Beh, a me capita il contrario, come Gesù nello stesso sito annuncia per i reprobi. Ecco la mia vita in questa città negli ultimi tempi: una caparra dell'inferno. mmm come sono stato traumatico
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Andrea
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da Damiano Frosio » 07/01/2011, 14:52
Ciao Francesco, eccoti un rimedio efficassimo. 7 gennaio nascita di Gesù
224. Capitolo GVG 1 Gara d’amore fra Kisjonah e Baram. Importanza ed essenza della contemplazione interiore di se stessi. L’astuzia del nemico cerca di impedire questo atto. Disturbo da parte di Satana di questa autocontemplazione. 1. Noi dunque ci alziamo subito dalle panche dove avevamo riposato, e usciamo fuori nel giardino dove già ci attende un’abbondante colazione preparata anche questa volta da Baram. 2. Kisjonah dice precisamente a Baram: «Ma, fratello, che fai dunque? Credi forse che i miei granai, le mie dispense e le mie cantine siano completamente vuoti?» 3. E Baram risponde: «Fratello, io so molto bene che anche mille ospiti al giorno non consumerebbero le tue provviste per molti anni! Ma neppure io, e ne sia ringraziato il Signore, sono da annoverare tra i poveri di questo paese; dunque lascia a me ancora oggi questa gioia di offrire qualcosa a tutti questi ospiti! Infatti 489 è davvero una gioia grandissima per me poter servire il Signore nella mia pochezza; già domani toccherà di nuovo a te, ed intorno ai tuoi focolari ferverà di nuovo tutta l’attività possibile!» 4. Kisjonah e Baram, commossi, si abbracciano e baciano, e prendono poi anch’essi posto a tavola dove viene loro portato un bellissimo pesce, pane e vino. 5. Dopo aver terminato il pasto, Kisjonah domanda cosa si farà durante la giornata; se forse Io abbia intenzione di fare qualche altra escursione, nel qual caso egli provvederà affinché il viaggio possa riuscire facile e comodo! 6. Ma Io gli dico: «Amico e fratello Mio! Non curarti di simili cose! Quello che il tempo ci porterà, noi lo prenderemo! L’oggi ed il domani però non porteranno esteriormente a noi che poco o niente, e per questa ragione non avremo bisogno di fare preparativi speciali. Domani, a sera, arriverà qui Filopoldo da Cana; egli sì che avrà parecchie cose da raccontare! 7. Ma ora, finché viene mezzogiorno, qui all’ombra fresca degli alberi noi ci accingeremo ad esercitarci alquanto nella contemplazione interiore di noi stessi! 8. Infatti in verità Io vi dico: “Per l’uomo, nel suo complesso, non vi è niente di più salutare della temporanea contemplazione ed esame interiore del proprio essere! Chi vuole esplorare se stesso e misurare le proprie forze deve ogni tanto scrutare ed esplorare bene il proprio intimo”. 9. Dunque, poiché questa cosa è tanto necessaria, noi dedicheremo questa mattina a tali esercizi; dopo pranzo ci recheremo un pochino al mare, e là vedremo cosa ci sarà da fare!» 10. Alcuni però, non sapendo come cominciare questo esame interiore di se stessi, Mi domandano spiegazioni ed Io dico loro: «Mettetevi tranquilli e concentratevi in silenzio; sottoponete ad un intenso esame tutta la vostra attività passata, pensate alla ben conosciuta Volontà di Dio, e scrutate se la vostra attività nei differenti periodi della vostra vita è stata conforme ad essa. In questo modo voi vi sarete contemplati ed esaminati in voi stessi, ed avrete opposto una barriera sempre più formidabile alla penetrazione di Satana in voi. Infatti non vi è cosa alla quale Satana dedichi cure tanto zelanti quanto ad impedire all’uomo, con vuote e ridicole manifestazioni esteriori, di giungere a scrutare ed a padroneggiare il suo intimo! 11. Infatti, quando l’uomo ha raggiunto con l’esercizio un certo grado di prontezza nell’esame del proprio interno, allora egli vede in sé molto presto e facilmente quali tranelli gli abbia teso Satana; così, avvertito il pericolo, egli può valorosamente opporsi sventando simili tranelli, e può premunirsi con energia contro ogni possibile insidia futura dello stesso nemico. Questa cosa è assai ben nota a Satana, e perciò esso è sempre affannosamente occupato a distrarre l’anima dell’uomo con ogni tipo di imbroglio per avvincerne l’interesse ai fatti esteriori; e se il gioco gli riesce, diventa facilissimo per lui, procedendo per vie occulte, tendere, inosservato, quanti tranelli vuole all’anima, la quale infine viene a trovarsi tanto intrappolata da non poter più nemmeno pensare ad un’indagine interna di se stessa, e ciò è un male ben grave! 12. Infatti in questo modo l’anima si separa sempre più dal proprio spirito e non può più destarlo; ora questo è già il principio della seconda morte dell’uomo. 490 13. Adesso dunque sapete anche in che cosa consiste l’esame interiore di se stessi; perciò raccoglietevi, ed in silenzio dedicatevi a tale esercizio finché sia giunto il mezzogiorno, e durante questo tempo non lasciatevi distrarre né turbare da nessun avvenimento esteriore di qualunque genere sia! Infatti Satana non tralascerà certamente di inscenare uno o l’altro spettacolo esteriore per tentare di distogliervi da questa occupazione. Ma quando tale cosa avverrà, ricordatevi che Io ve l’ho predetta, e tornate rapidamente in voi stessi per completare l’esame iniziato!». 14. Dopo di ciò ciascuno si ritira e, raccolto in se stesso, comincia un intenso esame del proprio essere, e per un’ora buona nulla viene a turbare questo lavoro spirituale.
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da Damiano Frosio » 07/01/2011, 15:02
Dimenticavo: "Rimedio efficassimo solo nella misura che lo farai tuo"
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da gmc72 » 08/01/2011, 0:56
Caro Francesco,
leggere la tua lettera mi ha messo un po’ di tristezza, è stato inevitabile.. non so quanti anni hai, ma immagino tu sia molto giovane dal momento che frequenti l’università.. E’ un’età difficile soprattutto per i ragazzi ultra-sensibili come te; ha passato un periodo simile mio fratello durante gli anni universitari, quindi ne so qualcosa. Mi dispiace che tu abbia una situazione familiare difficile e l’unica cosa che ti posso dire è che purtroppo non puoi controllare la “pace” in famiglia, né quella di altre persone, ma puoi controllare la tua Pace, ossia il problema principale è che devi trovare la Pace nel tuo Cuore. Se riesci a trovarla, allora nulla di ciò che all’esterno può influenzarti più di tanto. Lo so che è facile a dirsi. Anche per me, per arrivare a dirti questo, ne è passata di acqua sotto i ponti.. ma credimi è proprio così. Non sentirti responsabile dei disaccordi in famiglia, anche se tu dipendi economicamente dai tuoi genitori. Tutti i genitori sono disposti a fare qualsiasi sacrificio, pur di assicurare un futuro migliore per i propri figli e sono sicura che anche tuo padre, malgrado te lo faccia pesare quando è stressato, vuole per te il meglio. Forse sente in te un disagio e “lamentarsi” è l’unico metodo che conosce per cercare di “smuoverti”. Quindi non volerti così male, non essere così crudele con te stesso, non darti la colpa di tutto ciò di cui non sei responsabile.. sono solo pensieri di cui solo tu sei convinto. Non è necessario che tu festeggi l’Epifania andando a messa; tu leggi Lorber, sai Gesù che cosa ne pensa al riguardo, non vuole essere celebrato con le vuote parole, quando il cuore è pieno di altro.. per Gesù l’unica Chiesa è il Tuo Cuore, è lì che devi andare, è lì che ti vuole vedere. Credimi, a Lui non interessa proprio che tu vada a messa, né che celebri qualsiasi festività con cene e quant’altro. Forse ti senti in colpa perché non hai condiviso neanche la cena dell’Epifania con i tuoi, ma penso che se tu non l’hai condivisa è perché tu, allo stato attuale, non riesci proprio a condividere quasi nulla con loro e con il prossimo in generale. La tua è un’incapacità, non un mancanza di volontà, non ci riesci proprio, vero? Forse allora stai troppo tempo da solo, ti stai isolando troppo, soprattutto dai ragazzi della tua età. Per la tua età, seguire la Fede con questo impeto è un po’ un’arma a doppio taglio.. forse ti fa’ più male che bene, perché ti estranea dagli altri, che non ti capiscono. Anche Gesù fino ai 30 anni è stato un ragazzo normale come tutti gli altri, anche tu devi darti la possibilità di sbagliare, anzi devi sbagliare tanto, devi conoscere la Vita che ti ha dato il Signore, sotto ogni aspetto, senza temere di “peccare”. Mi spiego meglio: non voglio certo invogliarti a peccare, ma se tu pensi che saltare una messa sia peccato, significa che finora ti sei negato tutto. Come puoi pensare che saltare una messa sia peccato? Come puoi pensare di peccare contro la Divina Misericordia? Non riesci ad andare avanti con gli studi? Ti senti di oziare troppo? Cerca di capire che cosa vuoi veramente! Se non riesci ad andare avanti significa che c’è qualcosa che ti blocca, che te lo impedisce. Cerca di capire che cosa è ed agisci di conseguenza. Fai un esame di coscienza e cerca di capire se l’indirizzo di studi ti piace veramente, se gli sbocchi professionali ti possono interessare o no.. insomma un motivo c’è sicuramente. Devi solo trovare il coraggio di volerlo capire ed una volta capito devi prendere una decisione: la TUA, anzi la tua, sotto la supervisione del Signore. E BASTA. Tutto qua. Solo questo devi fare, senza perderti in disquisizioni mentali/religiose. Non andrai all’inferno per questo; in realtà un po’ ci sei già ma non è stato certo il Signore a mandartici, ci sei entrato da solo, hai fatto tutto da solo. Il Signore ti ha dato un Vita, te l’ha affidata, l’unica cosa che devi fare è VIVERLA, come meglio puoi, senza paura di sbagliare. Nella vita conoscerai tante persone ma l’unico vero amico che ti rimarrà accanto (oltre a Gesù) è Te Stesso, non essere nemico di te stesso. Almeno tu cerca di amarti e se non ci riesci, almeno credi nell’Amore che Gesù ha per te; per niente al mondo Gesù vorrebbe vederti così. CREDILO. Afferra l’Amore che Lui ha per te e convinciti che Lui non le vede proprio tutte queste “colpe” e quindi neanche tu le devi vedere. Le Vie del Signore sono Infinite ed altrettante sono le tue possibilità; non porre limiti alla provvidenza divina e lascia che la tua vita prenda la forma della tua Anima. Cerca di capire che cosa ami fare nella vita, in che cosa ti senti entusiasta e prendi la decisione di farlo. Io per esempio, se avessi avuto il coraggio necessario per entrare in conservatorio e perseguito la carriera di pianista, così come era la mia inclinazione, mi sarei evitata un bel po' di problemi.. ma anche questa strada per fortuna mi ha portato comunque a Lui. Non so se in qualche modo sono riuscita a darti un po’ di conforto, ma ci provato con tutto il mio affetto.. Se vuoi scrivimi quando vuoi, l’indirizzo ce l’hai. Baci
Gio
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da Andrea » 08/01/2011, 6:34
Beh Gio grazie per le parole. Ringrazio anche Damiano per il passo riportato dell'insegnamento di Gesù; non so come prenderlo, perchè dell'autoanalisi ho fatto il mio sole di vita, ma siccome penso troppo, proprio in questo periodo stavo pensando di cambiare definitivamente direzione ed evitare di capire ogni volta dove sbaglio. Infatti mi sono detto: "Non voglio più essere un Giusto, voglio essere un cretino felice". Boh vedremo. Per quanto riguarda ciò che hai detto, Giovanna, certamente mi aiuta e mi conforta sapere che qualcuno tifa per me. Fa sempre piacere credo, ed anzi con ciò il forum assolve il suo scopo primario però per amor di discussione correggo qualche parte della mia esposizione del problema che non è stata forse capita bene: io non credo che la Divina Misericordia mi accusi di qualcosa; mi sono gettato sulla Divina Misericordia proprio per sfuggire alle grinfie del Divino Amore, nel senso che purtroppo, come ho dimostrato, non spaccio Amore nè in famiglia nè nel mondo, quindi ormai mi sono rassegnato ad essere il peso morto di Gesù: mi nutre, mi veste, mi da un tetto, un letto, e tante patatine fritte. Tutto molto gratuitamente. Dici che Gesù è buono. Lo credo, ma che dolore esser così pesi morti. Che felicità e che tristezza non concludere nulla nelle mie giornate. Il mio blocco, proprio per la profonda autoanalisi che amo condurre su di me, penso di averlo capito. Tieniti forte perchè è una botta: mi secco a fare la Volontà di Dio. Davvero! Mi mancano 2 materie e potrò volare via fuori dall'università dei miei incubi, ma è possibile che un cristiano operi in vista di un bene personale? No di certo! Voglio elevare a una dimensione spirituale la dimensione lavorativa che molti vivono "per dovere". Voglio faticare/lavorare, ma con gioia, per Dio! La Divina Volontà prescrive per me studio, prescrive per l'uomo un candido annullamento delle proprie "voglie" per tot ore al giorno. Beh, perchè Dio ha scelto così? Un uomo umile non si farebbe di queste paranoie, ma io gran superbo si. Per questa malattia, non c'è concetto miracoloso che tenga. Come mi secca agire secondo la Volontà di Dio...!! ahahah che cristiano assurdo che sono. Vorrei tracciare con la mia vita un percorso di gioia valido per tutta l'umanità contemporanea e comprensivo di tutti i settori del vivere quotidiano. Se lo scopro e l'ho ben chiaro in me, poi posso anche predicarlo. Ma se non lo scopro e non l'ho ben chiaro in me, quando parlo di Cristo come posso prospettare al mondo un languido e deprimente "Prendete la croce e salite al Calvario! Fate la Volontà di Dio!". Gesù salì forse il calvario col broncio? Certo che no! Io posso mettermi a studiare col broncio e non vedendo l'ora che quella tortura finisca? Certo che no! Crocifisso si, ma depresso mai. Che nodo mi sono scelto da sciogliere. Vi farò sapere, intanto pregate per me...
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da gmc72 » 28/01/2011, 23:40
Caro Francesco, tutta 'sta storia solo perchè non ti va di studiareeeee?????????? Ed io che mi ero seriamente preoccupata per te!!! In questo devo dare ragione a Giuseppe..: sono altri i problemi che affronterai nella vita! Se arrivi a struggerti così tanto perchè ti senti un peso per la tua famiglia, che cosa farai se dovessi conoscere in futuro le vere prove a cui ci sottopone il Signore? Vuoi lavorare per il Signore? Conosci la Vita! La Vita è il dono più bello del Signore, non quello che trovi in mezzo ai libri; è fuori, va' a conoscere la Natura, esci a conoscere persone, Dio è anche lì, anzi è soprattutto lì. Baci Gio
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