con questo non voglio ulteriormente accendere le polemiche, anche se purtroppo, a volte, tra noi esseri umani è inevitabile, poiché, per quanto retti, per quanto fedeli, per quanto osservanti e praticanti, le nostre debolezze prendono il sopravvento, spesso senza che noi stessi ce ne rendiamo conto.
Per questo, tutte le volte , cerco continuamente di fare introspezione ed analizzare i miei pensieri per vedere dove, all’interno di essi, si nasconda quell’atomo di superbia e di orgoglio. A volte riesco in questo intento, altre volte no.. ma ho scoperto che per capire ciò, basta pormi le seguenti domande: “Che cosa mi spinge a dire questo?”, “perché sto dicendo questo? Solo per dimostrare di avere ragione o per un reale atto di affetto e di amore?” Il più delle volte è per dimostrare di avere ragione, ma anche se ciò mi mette un po’ di tristezza, è per me una vittoria riconoscerlo; riuscire a vedere ed a riconoscere la mia debolezza, senza permettere alla mia coscienza di allontanarla o giustificarla, paradossalmente mi riempie di un senso di vittoria: ho superato un mio limite.
Gesù ha ragione quando dice che basta solo un atomo di superbia per rianimare tutti i peccati (Ritorno di Cristo – Aurora che precede il Mattino versetto 90)
Lotto continuamente e da sempre contro questa mia debolezza e ricordando il quesito di Giuseppe, durante l’ultima riunione spirituale a casa di Massimo a Gambassi, riguardo a quale sia l’ostacolo più grande che ti impedisce a rinascere completamente in Spirito, il mio è sicuramente la superbia e l’orgoglio, anche se ammetterlo qui potrebbe sembrare contraddittorio o potrei palesare una falsa modestia.
Tutta questa premessa mi era necessaria, solo per “giustificare” una mia nuova obiezione, che non vuole essere un attacco a te ed a Massimo, per i quali nutro una sincera stima, ma solo un’ulteriore conferma del mio pensiero.
Spesso anche tra di noi non ci capiamo; magari stiamo sostenendo la stessa cosa, ma non ce ne rendiamo conto ed è sciocco continuare a “litigare”, sostenendo la stessa identica cosa. Altre volte, invece, le nostre convinzioni sono diametralmente opposte e basta questo ad incrinare la stima e l’amicizia, avuta fino ad allora.
Ecco, non vorrei che accadesse questo nell’Associazione: che si divida in Guelfi e Ghibellini, così come succede da secoli in tutte le forme di aggregazione per fini politici o religiosi. Qualunque diverbio, qualunque diversità di opinione dovrebbe rimanere nell’ambito dell’argomento, senza arrivare ad infiammare gli animi.
Sperando di riuscire a trasmettere il mio stato d’animo, mi accingo a spiegare in modo approfondito la mia interpretazione sui due estratti da te esposti negli ultimi post.
1) La Nuova Rivelazione non và data ai porci e neppure ai beoni spirituali, ma prima bisogna esaminare molto bene lo spirito di colui al quale la si vuole dare.
2) La parola di Dio può vivificare ma anche uccidere. L' opera di Lorber" la Nuova Rivelazione" è in sè molto potente, perciò bisogna darla solo a chi è pronto a riceverla.
Ebbene, tu rispondi a questi concetti con:
"Ritengo che uccidere qui è inteso in senso spirituale, e si riferisca a chi legge la Nuova Rivelazione e poi agisce in senso contrario alla parola del Signore perché costui non è pronto a riceverla.”
Io avevo risposto con:
"La Parola del Signore può salvare o uccidere "spiritualmente", ma questo non accade solo a quei pochi "disgraziati" miscredenti, che non accettano la Nuova Rivelazione come autentica comunicazione da parte di nostro Signore.
Accade invece ogni volta che non capiamo il vero senso di una Parola del Signore, poiché ci limitiamo a comprenderla con l'intelletto, senza metterla in Pratica. Questo solo "capire con l'intelletto" porta la persona a credere ostinatamente alla giustezza della propria interpretazione, arrivando anche ad alterarsi se ciò non viene condiviso; questo sì "uccide" un po' lo spirito (volutamente in piccolo) che sta cercando di sbocciare, poiché blocca l'anima in questa falsa convinzione, impedendole di evolversi e di liberarsi.”
Come vedi, anch’io davo un significato spirituale alla parola “uccidere” ed il tuo “agire contrario alla parola” è lo stesso che dire “comprendere la Parola con l’intelletto, senza metterla in Pratica”.
Quando affronto temi spirituali, il mio tentativo è sempre quello di esporlo nel modo più diretto possibile, cercando di utilizzare anche un linguaggio informale, innanzitutto perché già gli argomenti sono complessi ed adottare un linguaggio colloquiale penso alleggerisca la lettura ed arrivi più facilmente alla comprensione. Ma mi rendo conto che, a volte, cado invece nell’errore di sembrare superficiale e viene frainteso il reale significato di ciò che espongo. Per questo è doveroso da parte mia dare ulteriori spiegazioni.
Quello che intendevo dire con il mio pensiero è che, anche tra di noi che abbiamo già letto La Nuova Rivelazione, ce ne sono stati in passato alcuni, e potrebbero essercene altri, che sono come “beoni spirituali”, a cui la Nuova Rivelazione può fare più male che bene, perché arrivano a comportarsi come “sciocchi e spesso cattivi, come pazzi cattivi”. Gesù usa parole forti (Lui può permetterselo) e qualcuno potrebbe offendersi sentendosi l’oggetto di tal “giudizio”, ma anche queste parole vanno interpretate. Per me, infatti, si comporta come un “pazzo cattivo”, chiunque arrivi ad infiammarsi per sostenere il proprio punto di vista e penso che tutti noi, io compresa, abbia avuto in passato esperienza di ciò. Questo però succede perché lo spirito con cui cerchiamo di capire la NR è la Sete di Sapienza e non la Sete di Amore. La Sapienza infatti, come tutti sappiamo, è il frutto dell’Amore e non il contrario. Per me questo è “comportarsi come beoni spirituali”.
Chi ha Sete di Amore si riconosce dal fatto che generalmente soffre e sente il bisogno di Dio. Chi è mosso dalla Sete di Sapienza, invece, vuole ancora una volta cibarsi del frutto dell’Albero della Conoscenza, che gli impedirà di conoscere il Senso Vero, il Significato Vero e questo non può far altro che impedire al proprio Spirito di Rinascere, poiché lo allontana dalla Verità.
Quindi non dovremmo preoccuparci di impedire a nuovi “beoni spirituali” di venire a conoscenza della NR che scaricano attraverso il nostro sito Internet, ma di vigilare affinché noi stessi non ci comportassimo come tali.
Che cosa dovremmo fare quindi noi “beoni spirituali”, scampati alla censura? Smettere di leggere la NR? Come è stato possibile aver permesso fino ad adesso che circolasse liberamente la NR, senza che nessuno si accorgesse di questo grande ammonimento del Signore? Come possiamo rimediare a ciò?
La Verità sta nel fatto che ogni Insegnamento di Gesù ha un Involucro esteriore-materiale ed un contenuto interiore-spirituale. Con questo intendo dire che tali 2 estratti hanno una duplice interpretazione: una materiale/oggettiva ed una spirituale. Se così non fosse, Gesù stesso cadrebbe in contraddizione: ossia, come può aver detto che la NR debba essere data a pochissimi selezionati ed allo stesso tempo, dire che essa debba essere divulgata almeno fino ad un terzo della popolazione mondiale?
Infatti, (e con questo concordo con la interpretazione di Giuseppe) quando Gesù enunciava questi 2 passi, Egli si rivolgeva sostanzialmente ai contemporanei di Jakob Lorber, tanto è vero che entrambe le enunciazioni appartengono ai libri “Doni del Cielo”, che sono le parole supplementari e private che Gesù ha concesso agli amici di Lorber. Questo perché ai tempi di Lorber, i contenuti della NR erano veramente troppo avanti e troppo futuristici, cosicché pochi avrebbero potuto sopportarne il peso. Così è infatti stato. La NR è stata nascosta per un centinaio di anni e riservata ad una strettissima cerchia di persone. Diverso è il discorso per la popolazione attuale, al quale è rivolta la Nuova Rivelazione, noi sì che siamo in grado di comprendere benissimo i contenuti della NR, perché Gesù l’ha indirizzata proprio a noi, del nostro tempo. A noi è stata dedicata, per questo è anche il momento di divulgarla. E’ questo che intendevo dire con la necessità di “divulgarla senza freni”. Il Significato Spirituale è invece Eterno ed applicabile ad ogni epoca ed è giusto affermare che dobbiamo cercare di giudicare lo Spirito di chi abbiamo di fronte, prima di renderlo a conoscenza della NR, così come è successo a te, quando ti credevano pazzo, mentre cercavi di evangelizzare “alla rinfusa” la NR.
Ma chi si imbatte nel nostro sito, voglio credere che sia stato Gesù a portarlo, così come è accaduto a noi. Infatti, Chi ha giudicato il nostro Spirito quando ci siamo imbattuti nel primo libro della NR? Chi ci ha selezionato? E se è stato Chi sospettiamo, come possiamo ora sostituirci a Lui e cominciare a selezionare le persone? Perché noi abbiamo potuto godere della Provvidenza Divina e dovremmo negare tale opportunità ai nostri Fratelli? Perché affannarci alla divulgazione attraverso librerie, tv, giornali e poi decidere di non pubblicare i libri su Internet? Non è un controsenso? L’Associazione si è da sempre mossa affinché la NR venisse divulgata e ci siamo sempre lamentati di non aver ricevuto una sufficiente cassa di risonanza, dopo tutte le iniziative profuse. Che senso ha questa marcia indietro?
E se la maggioranza volesse muoversi in questa nuova direzione, dovremmo anche smettere di pubblicare i libri nelle librerie, mettere i filmati su Youtube, chiedere di metterci nei giornali, chiedere di vedere dedicati dei servizi in TV, andare su Facebook, Twitter e quant’altro. Non possono coesistere la divulgazione e la selezione.
Mi ci sono volute 1729 parole per spiegare il senso delle mie parole per “pazzi cattivi”, per “beoni spirituali”, “uccidere spiritualmente” e “divulgare la NR senza freni”, ma questo è inevitabile per noi esseri mortali che sottostiamo ancora alle dure leggi materiali, poiché questo si riflette purtroppo anche nella nostra povera comunicazione. Ciò non sarebbe il caso, se invece tra di noi vigesse già Puro Amore, se così fosse, infatti ciò non sarebbe stato necessario; sarebbero bastate poche parole o forse solo uno sguardo di intesa, affinché venisse inteso il senso di quello che diciamo. Questo succede infatti anche nella nostra vita con le persone che amiamo, con le quali bastano poche parole per farci capire: è qui che si manifesta appieno la superiorità dell’Amore, rispetto alla Sapienza.
Il mio augurio quindi è che il livello di fiducia, di stima reciproca e di Amore cresca nella nostra Associazione, affinché essa rispecchi sempre più l’immagine di un’Associazione Spirituale, che segua nella sostanza le Leggi Spirituali, malgrado debba sottostare nell’apparenza alle limitate leggi materiali, con le sue sciocche regole burocratiche.
Con sincero affetto
Giovanna