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da Maria46 » 16/05/2011, 21:17
Purtroppo non sono ferrata in fisica e astrologia, ma ho sentito dire alla TV che nello Spazio sta volando uno scienziato italiano che conduce importanti prove sull’antimateria. L’antimateria creata in laboratorio per minime frazioni di attimi , sempre secondo spiegazioni televisive, scontrandosi con la materia si dissolverebbe in fasci di luce Questa sarebbe una conferma di quanto dettato a Lorber sull’origine della materia, la quale si formerebbe, se ricordo bene, dallo scontro di due fasci di luce. C’è qualcuno che si intende di questa scienza e potrebbe approfondire l’argomento in relazione agli Scritti di Lorber? Maria 46
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Maria46
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da giuseppe » 24/05/2011, 9:27
Cara Maria, secondo me, nel libro LA MOSCA il Signore spiega sia la materia che l’antimateria, ma usando termini diversi da quelli della Scienza, e cioè “raggi negativi” e “raggi positivi”. Infatti la materia viene formata grazie all’incrocio e successiva unione dei raggi di luce positivi emanati dai Soli (nodo di luce), ma poi tale nodo si neutralizza diventando “negativo”, e pertanto tale nodo ora negativo, dice il Signore, attrae continuamente i raggi positivi emanati continuamente dai Soli ed esso diventa una Cometa e poi Pianeta. Basterebbe dunque lanciare contro alla materia (sostanza negativa composta da raggi solari uniti tra loro) dei raggi negativi e succederebbe che questi la “disintegrerebbero” facendo fuoriuscire da essa i raggi di luce iniziali che l’avevano costituita. Concludo dicendoti che una volta ero un appassionato di Scienza, ma dopo che ho letto Lorber ho capito il motivo per cui la avevo abbandonata a circa 30 anni, e cioè perché la Scienza NON scoprirà mai la verità e andrà sempre più nel buio infinito della confusione che porterà gli scienziati alla pazzia. (Cioè “più si addentrano nel micro-macrocosmo”, e “più complicazioni e complessità essi vi scoprono”). Ciao da G&G --------------------------------------------------------- Ecco delle semplici spiegazioni provenienti dall’infinita Sapienza di Dio:
(LA MOSCA, capitolo 7): 5. Dunque udite: “Tutta la vera e propria Vita liberissima è solo in Me; la quale Vita però è così costituita e si trova in una perfezione talmente grande da non poter venire in eterno mai abbracciata né compresa nella sua sfera da un essere creato; perciò Essa è una Vita santa, ed essendo una Vita santa allora essa è anche una Vita eterna e infinita”. 6. Immaginatevi l’intera Infinità, ovvero uno spazio nel quale si trova un punto centrale dal quale fuoriescono infiniti raggi in tutte le direzioni, il cui inizio risieda sì nel punto centrale, ma la cui fine non possa mai venir trovata in eterno. 7. In questo Centro si trova riunita tutta la Forza vivente dell’intera Infinità, ed è proprio da questo Centro che Essa fuoriesce nell’intera Infinità. Ma affinché questa Forza vivente non si disperda troppo nell’immensità sconfinata, e per conseguenza non diventi più debole in se stessa, Essa si è creata, attraverso tutta l’immensità dello spazio eterno, anche un numero infinito di punti di raccolta della Vita, nei quali, in un certo qual modo, la Vita si afferra da Se Stessa, per poi far nuovamente ritorno alla Sua Sede centrale, primordiale ed eterna. 8. Vedete, Miei cari figli, Io vi ho svelato ora un mistero straordinariamente grande; sì, posso dirvelo, un mistero il quale, da quando la Terra è abitata da uomini, non fu concesso d’intravedere che a pochi soltanto, ed anche a questi molto oscuramente! [...] Capitolo 8: 9. Ed ecco dunque: “Nello spazio compreso fra due Soli, spazio certamente ben ampio secondo i vostri concetti, s’incontrano i raggi emanati dai due Soli, ed è proprio là che appunto questi stessi raggi viaggianti diventano a poco a poco dei punti di arresto l’uno per l’altro”. 10. Ma voi già adesso Mi domandate: “Come ed in quale maniera?”. 11. A questa domanda si può rispondere molto facilmente in modo assai comprensibile, dal momento che voi dovete ammettere certamente che questo raggio che fuoriesce, per quanto imponderabile e sottile, deve pur essere qualcosa di materiale, essendo contenuto nello spazio e nel tempo. 12. Quando dunque tali raggi di due Soli s’incontrano, essi sono, appunto quali raggi di Soli, naturalmente dotati anche della stessa polarità. Vi è noto, però, che polarità uguali non si attraggono mai, bensì si respingono sempre; ora, se vi è nel vostro cuore soltanto un po’ di sano intelletto, in seguito a quanto espostovi finora, dovete afferrare con la mano che, se dei raggi che si incontrano in tal modo si respingono reciprocamente, essi divengono con ciò per così dire i repulsori l’uno dell’altro, ovvero, con altre parole, si rimandano reciprocamente alla loro fonte di origine. 13. Ma che cosa succede, poi, quando i raggi di parecchi Soli necessariamente, com’è naturale, s’incontrano in un punto dello spazio compreso fra tutti questi Soli, che si trova quasi equidistante da ciascuno di essi, in modo cioè che i raggi provenienti da tutte le direzioni possibili ed immaginabili s’incontrano in quel punto? 14. Questa è certo una domanda un po’ differente. Tuttavia, per non trattenervi troppo a lungo lontani dalla questione principale, Io vi dico addirittura apertamente che – voi stessi del resto lo avreste rilevato dopo qualche riflessione un po’ più seria – in quel punto dello spazio avviene un conflitto di raggi, e precisamente perché una parte di questi raggi s’interseca anche perpendicolarmente con un’altra parte di raggi, e lì s’incontrano; e tale incrocio di raggi voi dovete rappresentarvelo immaginando molte di queste croci che si intersecano su tutti i piani possibili con un punto centrale comune, dal quale si diparte visibilmente una moltitudine di raggi. 15. Questi raggi, che fendono lo spazio seguendo il percorso normale e che s’incontrano ad un dato punto, neutralizzano per naturale conseguenza la loro polarità, e diventano perciò un ostacolo al ritorno degli altri raggi, con i quali s’intersecano perpendicolarmente. Ne consegue che con l’andar del tempo in tal punto si forma un nucleo di raggi, ovvero in termini per voi ancora più comprensibili, un nodo di luce, che si intensifica sempre più, acquistando a lungo andare una specie di densità nebulosa e sottile e che diventa in tal modo sempre più pesante. [...] 19. La risposta potreste veramente trovarla già in quello che è stato detto più sopra; tuttavia, per risparmiarvi la fatica di rifletterci troppo, vi dirò subito che la causa sta nella neutralizzazione dei raggi a cui si è accennato prima. Poiché, vedete, mediante questa neutralizzazione o, per parlare in modo per voi ancora più accessibile, mediante questo rilassamento, i raggi, accumulatisi in tale modo, assumono un carattere negativo e formano così, rispetto al Sole, un punto di polarità opposta, il quale poi, secondo le eterne leggi del Mio Ordine, si trova già nella condizione permanente di accogliere in sé quei raggi solari di polarità positiva che gli vengono incontro, di staccarli e di adoperarli così per il suo stesso incremento. 20. Che tale sia l’azione di una cometa, ve lo dimostra chiaramente in primo luogo quella massa nebulosa spesso di grande estensione che la circonda, la quale di solito si raccoglie dalla parte opposta al Sole in una specie di lunga coda. Ma che cos’è veramente questa coda? [...] 9. Capitolo (LA MOSCA) Principio ed essenza della luce.
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giuseppe
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da Andrea » 26/05/2011, 10:33
Bellissima risposta un altro mistero svelato Grazie mille Signore
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da Maria46 » 27/05/2011, 10:35
Confermo la risposta di Francesco e ringrazio Giuseppe per aver trovato le giuste pagine di Lorber. Ciao. Maria
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